Saluto in occasione dell'accensione Albero di Natale

Pubblicata il 12/12/2020

Buonasera a tutti e benvenuti alla tradizionale accensione dell'albero di Natale.
 
È un appuntamento in cui la gioia e la speranza, proprie del messaggio natalizio, coinvolgono noi tutti e gli auguri che ci scambiamo ne sono la manifestazione più calorosa, uniti a quelli di un nuovo anno prospero e felice. Ma se pensiamo al lungo e tormentato, per non dire drammatico, anno che si sta per concludere, dovremmo riconsiderare quegli auguri, pur validi, sotto una luce differente. Un anno che ha cambiato molte delle nostre abitudini e che resterà inciso nella nostra memoria e nella storia mondiale.
 
Come Vostro Sindaco, ho vissuto giorno per giorno l'emergenza COVID19. Nel corso della prima ondata, ad un iniziale e comprensibile disorientamento, Ceggia ha prontamente dimostrato la sua consolidata capacità organizzativa, mettendosi in rete con tutti gli enti preposti a contenere l'espandersi del COVID. Ma soprattutto ha saputo far riemergere quei tratti di umanità e di solidarietà che sono una delle componenti fondamentali del patrimonio culturale della nostra gente veneta e non solo e di cui le tante associazioni di volontariato ne sono la benefica e insostituibile espressione.
 
Ed è proprio alle Associazioni di volontariato che rivolgo il mio grazie più sincero a nome di tutta la comunità: la pronta risposta di persone talvolta anonime alla nostra chiamata, per affrontare l'emergenza dei bisogni di anziani, persone sole o malate, di famiglie in difficoltà, ha riconfermato la fiducia in un presente ed in un futuro in cui la solidarietà è uno dei valori fondanti di una comunità.
 
Ed ancora, nell'attuale seconda ondata in cui l'epidemia ha colpito un maggior numero di concittadini, più serrata e continua si è fatta la collaborazione con la scuola, la parrocchia, la Caritas, la Protezione civile e i tanti che si sono messi a disposizione in vario modo per affrontare l'emergenza.
 
Se abbiamo dovuto interdire  gli eventi sociali, culturali, economici che in questi anni avevano arricchito  Ceggia, in funzione  preventiva di una vita più segregata con conseguenze negative per l'economia e le relazioni sociali, dobbiamo però considerare in senso positivo la vitalità della nostra gente che non si ferma di fronte ad una grave emergenza, ma ricerca in sé stessa  le risorse per sostenersi e ripartire, rivalutando anche momenti di solitudine come un tempo rallentato e di riflessione, imparando nuovi modelli di comunicazione a distanza in una diversa visione  dell'uomo nella sua fragilità di fronte ad un evento straordinario divenuto ordinario, in cui la scienza e la tecnica hanno un unico, universale obiettivo: aiutare l'umanità a sconfiggere il COVID 19.
 
Nel nostro piccolo mondo di paese, anche semplici gesti sono importanti: come gli auguri dei bambini della scuola primaria nei confronti delle persone anziane, il ritrovarsi della gente della stessa contrada davanti al capitello del crocicchio, lavorare gratuitamente per mesi per preparare gli addobbi di Natale per abbellire tutto il paese...
 
È nelle persone che ti stanno vicino nei momenti difficili che si trovano le cose più belle. Sotto l'albero che ora accendiamo ho messo il mio augurio più sincero e quello dell'amministrazione comunale: che Ceggia continui ad essere una comunità unita e solidale nella buona e nella cattiva sorte.
 
BUON NATALE!
 
Mirko Marin

Categorie Natale

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