Messaggio del Sindaco

Pubblicata il 19/03/2020

Cari concittadini

Un caro saluto a tutti.
Vi informo fin da subito che a Ceggia, ad oggi, non ci sono casi di persone positive al coronavirus. Abbiamo delle persone in sorveglianza sanitaria; sono comunque monitorate da personale dell’ULSS che controlla la comparsa di sintomi che possano far pensare ad un eventuale contagio.

In questi giorni gli eventi si susseguono incessanti e, come ben avrete ormai appreso dagli organi di comunicazione, l’epidemia sembra essere sul punto di raggiungere l’apice della propagazione.

Le proiezioni dicono che i prossimi giorni saranno i più critici e per questo non dobbiamo abbassare la guardia, tutti insieme.

Mi giungono purtroppo segnalazioni di cittadini più o meno indignati sul fatto che qualche loro vicino non ottempera le disposizioni dei decreti del presidente del consiglio o sul fatto che vi siano troppe persone in giro a “passeggiare”.

Invito nuovamente tutti al buon senso: il decreto dice che si può fare attività fisica ma da alcuni questa frase è stata interpretata come “posso andare a farmi un giretto per prendere aria”.

Attenzione che non è così e la passeggiata non è contemplata. Per questi pochi giorni dobbiamo fare un sacrificio ed evitare di uscire se non per casi gravi. Si può vivere per qualche tempo senza passeggiata.

Se tutti ci comporteremo correttamente non daremo scampo al virus evitando la sua propagazione.

Qualche riflessione:
  • Non pensiamo di essere invulnerabili ed invincibili: nessuno di noi esseri umani lo è.
  • Non pensiamo di essere abbastanza attenti alle distanze: un momento di distrazione può capitare a tutti;
  • Non pensiamo di essere più furbi degli altri: ho sentito persone disperarsi con me per essere stati sorprese in situazioni non consentite.
  • Non pensiamo che tutto ciò che sta accadendo sia una montatura: i dati che ci vengono forniti dalle autorità sanitarie ci dicono che il virus è reale e mortale.
  • Non dobbiamo essere impazienti: dobbiamo continuare ad offrire poche opportunità al virus per propagarsi. Stiamo a casa;
  • Non dobbiamo essere impazienti: i dispositivi di protezione, per esempio le mascherine, saranno distribuiti appena ne entreremo in possesso
  • Non dobbiamo lamentarci delle file ai supermercati: a Ceggia ci sono 2300 famiglie e 2 supermercati. Proviamo a fare qualche conto…
  • Non approfittiamo del permesso per andare a fare la spesa per uscire a farsi un giro: andiamo a fare la spesa una volta alla settimana e non tutti i giorni;
  • Teniamoci informati da fonti certificate: controlliamo siti governativi o testate giornalistiche autorevoli. Sui social network girano spesso informazioni non verificate o volutamente eclatanti per arricchirsi coi click delle visite.
  • Non pretendiamo l’impossibile dal volontariato: ricordiamoci che le persone che ci stanno aiutando sono volontari, persone come noi che si mettono a disposizione per la comunità. Aiutiamoli a svolgere il loro servizio in serenità e sicurezza.
  • Tutte le amministrazioni comunali sono in stato di emergenza, anche se non è attivato il C.O.C., Centro Operativo Comunale. Per quanto riguarda l’attuale emergenza sanitaria per legge il C.O.C. deve essere attivato se ci sono casi certificati di persone positive.
  • Portiamo pazienza se Sindaco o amministratori in questi giorni non rispondono a mail o telefonate: in questo periodo ci sono riunioni di coordinamento, per fortuna molte di queste sono telematiche, e ci sono attività da svolgere. I suggerimenti sono comunque tenuti in considerazione.
  • Evitiamo delazioni dovute ad astio personale e diamo suggerimenti costruttivi.
  • Laviamoci spesso le mani, specialmente se siamo usciti per fare la spesa, per andare in farmacia, per quei casi che sono stati riconosciuto di necessità.
  • Non pretendiamo di ottenere subito dei servizi che possono essere rimandati: se per esempio abbiamo tagliato l’erba del giardino non pretendiamo che l’econcentro sia aperto per noi; per tutela dei lavoratori il gestore ha chiuso il sito e comunque noi possiamo tenerci in casa l’erba tagliata per una settimana senza catastrofi.
 
L’impegno comune ci aiuterà a far terminare questo periodo nero: prima finirà prima riusciremo a far ripartire la nostra economia, già provata da anni di crisi.

Un’ultima raccomandazione. Siamo solidali.

Le persone che erano in disagio sociale od economico in tempi normali ora lo sono ancora di più.

Siamo in prima linea per garantire tutela a tutti: cerchiamo di spegnere polemiche inutili e utilizziamo le nostre forze e le nostre menti per costruire, per aiutare, per fare in modo che questo periodo termini.

Come?

Rispettando le regole e comportandoci secondo le indicazioni ricevute.

Un caro saluto

Mirko Marin
Sindaco di Ceggia


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