Descrizione
Il nostro è un percorso lungo e complesso.
Iniziamo la nostra attività nel 2001, partecipando ad un corso GIAC organizzato dalla Scivac, l’Associazione di Medici Veterinari, che per la prima volta porta in Italia un corso che insegna il metodo gentile.
Abbracciamo poi con entusiasmo l’Approccio Cognitivo-Zooantropologico, introdotto in Italia dal prof. Roberto Marchesini, la cui struttura teorica ancora influenza fortemente il nostro modo di vedere il cane, in quanto gli attribuisce una mente complessa e strutturata, capace di riflettere, scegliere e decidere, analizzando dati e informazioni grazie all’applicazione di funzioni cognitive articolate.
Ma negli anni non riusciamo a trovare un riscontro tra questa teoria e la pratica proposte, e quindi ci mettiamo alla ricerca di un modo di lavorare che permetta di rispettare le necessità di specie, nel rispetto della convivenza in un mondo costruito a misura di uomo e non di cane, senza che il costo di tale adattamento (perché di adattamento, purtroppo, si parla) sia eccessivo e interamente a carico di quest’ultimo.
La storia di questo percorso è riportata nel libro “Un Passo Indietro”, scritto da Veronica Papa e a cura di Silvia Zotti, che racchiude, in un diario che va dal 2015 al 2018, le riflessioni che raccontano questo cambiamento.
Abbiamo così deciso di eliminare qualunque attività di tipo performativo, per dedicarci solo alla proposta di esperienze utili al binomio, per trovare, in un rapporto alla pari, la complicità, la concertazione e l’armonia che ci permettono di muoverci insieme nel mondo.